Se il mio amore volesse
Ritornare da me
Se il mio pensiero potesse
Volare da lui
Grata sarei all’attesa
Pur se pesante,
Che ci lega
Ed a questo crepuscolo
Che ci accomuna.
Il gelo è disciolto
La luce è tornata
Sono vivi il pensiero
E il ricordo.
Ogni giorno ti penso
Ogni notte ti sogno
Ed a questo tormento
Con gioia mi abbandono.
Non esiste più il tempo
Né le morte stagioni:
mi abbandono nel nulla,
nella silente pace.
Passano lente le ore
E le giornate vuote,
Il tempo trascorre vano
Ed io sono senza te.
Vedo l’astro d’argento
Che affonda nel mare
Le tenebre incombono
E il gelo mi assale
In questa infinita angoscia
Che mi morde e consuma
Nella sterile attesa
Che conduce al nulla.
La nebbia avvolge ogni cosa
In un silenzio ovattato:
attende che il vento
risvegli la natura
togliendo quella coltre
che opprime il creato
ed anch’io attendo
immobile nell’aria
in questo mondo irreale
dove sono precipitata
delusa dalla vita.
Nel grigio di questa giornata
La tristezza invade
Ogni cosa terrena,
facendo naufragare
la mia speranza,
il mio desiderio
di rivedere te.
Il giorno che ti vidi
ebbi un solo pensiero:
andrò da Diogene
per aiutarlo a spegnere
la sua lanterna.
Un’aura speciale
ci unisce:
anche se lontani.
L’indaco ci avvolge
e ci distingue:
è il nostro destino.
È una ferita mortale
(l’amore è per sempre)
ma non mi fa male,
mi aiuta a vivere.
Il tempo scorre implacabile
e mi porta lontano.
È come averti accanto,
sentire le tue parole,
respirare il tuo profumo:
tornare a vivere.
canta il mio cuore
in un sogno di poesia
è una dolce malia
che ci avvolge
anche se sei
solo un ricordo
un dolce ricordo
che mi lega a te.
Il mio ricordo vola
sulle ali del vento
e pian piano si spegne
del cuore il mio tormento
La lontananza pesa,
col tempo va scemando
e dolente si piega
a ciò che sto vivendo.
In questo buio assoluto
una luce si affaccia
e mi guida, mi aiuta,
mostrandomi la strada
che credevo perduta:
la strada dei ricordi.
Ti vedo ridente,
e ritorno a quell’incanto
che sapevi creare
con la tua parola,
col tuo gestire.
È una sinfonia d’amore:
la mia luce sei tu.
quando la nebbia sale
l’orizzonte schiarisce
e vedo prati, case:
ma tu non ci sei.
Solo la solitudine,
l’eterna solitudine.
Mi trovo immersa
nel nulla assoluto.
È notte
e ascolto il sussurro
del silenzio
che mi parla di te.
Del tuo amore
inespresso e discreto
che si rivelava
attraverso
gli sguardi
i gesti, le parole
che alludevano,
ma non rivelavano,
se non a me,
il tuo pensiero.
Quell’amore impossibile
mi è rimasto nel cuore
e mi fa rivivere
quei momenti
e quegli episodi
mai accaduti, se non nel mio cuore
nella mia fantasia.
Mi sento immersa
In un mare di fango
Dove tutto è freddo
Dove tutto è buio
Dove ogni persone
Non si chiede il perché
Della propria esistenza.
Non è possibile capire
Ciò che non è espresso
Che non si vuole vedere
Io sono immersa nel nulla
Nell’immenso nulla…
Come vorrei tenerti per mano,
sentire ancora il suono della voce
che mi portò, in un d’ lontano,
a volare, in un sogno d’amore,
nei luoghi dove è mera polvere
l’importanza che diamo
al denaro al potere ed alla gloria
che ti fa credere importante al mondo.
Squarci di bellezza:
luce dal passato:
è il ritorno dei ricordi
è la felicità che s’affaccia
in un canto d’amore.
Una melodia che ho nel cuore
appaga i miei sensi
così torno a vivere.